La colazione dei canottieri (di P.A. Renoir)

19.01.2022

"La colazione dei canottieri" (Le déjeuner des canotiers), di Pierre-Auguste Renoir, olio su tela, 129,5x172,5, (1880-1882), Phillips Collection, Washington (U.S.A.).

"Il dipinto fu probabilmente uno degli ultimi che Renoir realizzò prima del viaggio in Italia e della successiva virata in senso "aigre". Già in quest'opera si avverte chiaramente che sta prendendo forma un nuovo indirizzo stilistico: Renoir, infatti, tende a una maggiore costruttività delle figure ritratte e ne modella marcatamente gli incarnati. La sapiente giustapposizione di colori contribuisce a portare al massimo la presenza fisica delle figure effigiate: si individua, in tal senso, un'aspirazione a una visione ideale di grandiosità e opulenza che culminerà nel 1884-1887 con la realizzazione de "Le bagnanti". Appare evidente, in tal senso, l'influenza di Jean-Auguste-Dominique Ingres, venerato da Renoir già in gioventù. Ardito risulta anche lo spregiudicato uso del bianco, impiegato da Renoir per conferire solidità alla composizione, resa ancora più robusta dal sapiente dosaggio tra le di zone di luce e di ombra

La colazione dei canottieri, in ogni caso, fu eseguita in seguito a una provocazione di Émile Zola, astro letterario del tempo che, nonostante in passato avesse promosso con simpatia le ricerche degli Impressionisti, asserì beffardo «che nessuno di loro ha compreso con forza e chiarezza la nuova formula, che troviamo frammentata in tutti i quadri che producono. Essi non mantengono mai ciò che promettono; balbettano senza riuscire a parlare». Renoir, d'altro canto, rispose all'istigazione di Zola dipingendo una "tranche de vie" della Parigi dell'Ottocento. L'opera, nel 1882 presentata alla settima mostra degli Impressionisti, fu accolta con un certo favore: «È fresca, disinvolta, ma non sconcia» avrebbe commentato Paul de Charry. Ardentemente entusiastico fu il parere di Armand Silvestre di "La Vie Moderne", che asserì: «Si tratta di una delle migliori opere che Renoir abbia mai dipinto ... Vi sono brani grafici che sono assolutamente notevoli e che si sostanziano di un disegno che prende forma dalla giustapposizione di colori, e non di linee. Si tratta di uno dei dipinti più belli mai prodotti sotto l'egida di questa pittura insurrezionista di Artisti Indipendenti». Anche Albert Wolff, tradizionale nemico delle sperimentazioni impressioniste, non poté rimanere indifferente all'ingegno di Renoir e rivolse le proprie critiche alla mancanza di una preparazione disegnativa: «Se avesse imparato prima a disegnare, Renoir ci avrebbe consegnato un dipinto delizioso»".


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