Lo Haiku (quinta parte) di Alberto Baroni

26.02.2022

"HAIKU"

(parte quinta)


-METODI o INDIRIZZI COMPOSITIVI-

Tratti da un saggio di Jane Reichhold.

Come abbiamo visto, è lungo il percorso per arrivare ad essere un buon "haijin", lunga è la ricerca di quel famoso "Momento haiku", una sorta di illuminazione, che porta il cuore e la mente ad essere correttamente allineati, dove può bastare una semplice descrizione della esperienza vissuta per realizzare un buon Haiku.

Proprio l'attesa di questi momenti magici, spesso si trasforma in frustrazione e spesso si è presi dalla paura di scrivere un famigerato, "Haiku da scrivania", un haiku che non è frutto di quell'Attimo Fuggente, così da chiedersi: "Cosa c'è di sbagliato in me? Non sono stato abbastanza preparato spiritualmente? Sono troppo banale? Troppo disattento? Insensibile alle parole? Forse anche molte delle mie convinzioni cristiane mi tengono lontano dal nirvana Zen dell'Haiku?

A tutto ciò ha dato una risposta Betty Drevniok che nei primi anni 80, era presidente della Haiku Society of Canada, fornendoci numerosi ed ottimi consigli per scrivere Haiku.

Con ciò non ci dobbiamo sentire liberi dal continuare a seguire il nostro fūryū, ma ci aiuteranno tantissimo a facilitarcelo e ad evitare di scrivere "Haiku da scrivania "; sempre però che ciò che stiamo per scrivere sia veramente il frutto di un nostro momento vissuto realmente e non soltanto frutto della nostra fantasia. Nell'illustrare i vari indirizzi compositivi o metodi, tralascio per brevità il termine metodo.

NB: alcuni degli esempi di Haiku che seguono non rispettano la sillabazione 5-7-5 perché tradotti dal giapponese e non rielaborati

Del confronto - Nelle parole di Betty Drevniok:"Nell'Haiku il QUALCOSA e il QUALCOSA d'ALTRO sono fissati insieme in immagini chiaramente indicate, si completano e si soddisfano a vicenda come un EVENTO PARTICOLARE" l'autrice lascia al lettore la comprensione che l'idea del confronto sia mostrare come due cose diverse siano simili o condividano aspetti simili.

un pisolino estivo
a valle
dei ciliegi in boccio

Ciò che viene espresso, ma non detto, è il pensiero che ciò che sboccia su un albero può essere paragonato a fiori che schiacciano un pisolino. Ci si potrebbe anche chiedere a quali altre immagini si possono confrontare dei germogli di ciliegio.
Un lungo elenco di elementi può formarsi nella mente per sostituire la prima riga. Oppure si può ribaltare l'idea e chiedersi cosa, nel paesaggio primaverile, possa essere paragonato a un pisolino, senza nominare le cose che chiudono gli occhi per dormire. Cambiando una di queste immagini si può comporre il proprio Haiku ottenendo un nuovo apprezzamento e la consapevolezza.

Del Contrasto - Ora il lavoro appare più facile. Tutto ciò che si deve fare è il contrasto delle immagini.

La bellezza di questa tecnica è l'emozione creata dagli opposti. Si crea un immediato interesse per il 'momento Haiku' più comune. La maggior parte delle sorprese della vita viene dai contrasti, perciò questa tecnica è importante per l'Haiku.Oppure Se guardo una faccia, l'altra, nascosta, pur se non la vedo, so che esiste sul retro.

Lunga pioggia dura
appende nei salici
nuove tenere foglie

Alberi spogli
sulle sponde del fiume
ora s'ignorano

Dell'Associazione -Può essere pensata come "come cose diverse che si riferiscono o si incontrano". Lo Zen di questa tecnica è chiamato "unità" o mostrare come ogni cosa è parte del tutto. Non è necessario essere un buddhista per capirlo: basta essere consapevoli di ciò che è, questo è sufficientemente illuminante.

Antenati-
la prugna selvatica
fiorisce di nuovo

Se questo è troppo difficile da vedere perché non vi piace paragonare i vostri antenati agli alberi di prugna, forse è più facile da capire con:

spostandosi nel sole
il pony porta con sé
qualche ombra di montagna

Aiuta spiegare come è nato questo ku? Stavo guardando alcuni pony al pascolo, la mattina presto, su un prato che era ancora in parte coperto dall'ombra della montagna. Mentre i pony si muovevano lentamente pascolando al sole, mi è capitato di concentrarmi sulle ombre, così ho visto alcune delle ombre della montagna seguire un pony, diventando la sua stessa ombra. Si può anche pensare che il cavallo mangi l'erba della montagna diventando montagna e viceversa. Quando scompaiono i confini che separano le cose, è davvero un momento sacro di conoscenza e non c'è da meravigliarsi che gli scrittori Haiku siano educati ad inspirarsi a questi miracoli e alla loro conservazione in ku.

Dell'Ambiguità - È probabilmente una delle tecniche poetiche più antiche. Si pensa che la conoscenza spirituale dei primi tempi fu segretamente conservata e tramandata attraverso enigmi. Perché la poesia, com'è oggi, è la commercializzazione di preghiere religiose, incantesimi e conoscenza, non è una sorpresa che gli enigmi siano ancora parte importante della trasmissione poetica delle idee.

spiriti
agitano dal cactus
sacchetti di plastica

Il 'trucco' è di porre l'enigma in termini quanto più sconcertanti possibile. Cosa si può dire affinchè il lettore non riesca a intuire la risposta? Quanto più intrigante è l'enigma, tanto maggiore la sorpresa della risposta e migliore l'Haiku. Non si deve però eccedere per non perdere completamente il lettore. Si deve quindi dare un senso alla composizione che deve risultare realistica. Questo è il tipico caso di Haiku da scrivania, ragionato e non istintivo. Se uno ha visto sacchetti di plastica impigliati in un cactus, è facile che giunga alla mia stessa conclusione. Se non lo avessi mai visto, tale evento poteva accadere solo nella mia immaginazione e in quel territorio il lettore si potrebbe perdere. Bisogna quindi rimanere "veri", scrivere cose semplici. Il vecchio trucco preferito dai grandi maestri era del tipo: è un fiore che cade o è una farfalla? o è la neve sul pruno o sono fiori? sono una farfalla che sogna dii essere un uomo o un uomo che sogna di essere una farfalla?
Anche in questo caso, se si desidera sperimentare, è possibile porsi la domanda: se ho visto la neve su un ramo, cos'altro potrebbe essere? O se si vede una farfalla che passa ci si chiede cos'altro potrebbe essere oltre a una farfalla?

Del cambio di senso - Questa è un'altra delle tecniche preferite dai vecchi maestri giapponesi, che però l'hanno usata parsimoniosamente e con molta discrezione. Si tratta di parlare semplicemente dell''aspetto sensoriale di una cosa e poi passare a un altro organo sensoriale. Di solito si tratta di sentire qualcosa che si vede per poi passare dal vedere al gustare o viceversa.

lattuga casalinga
il gusto della buona
acqua verde

Della messa a fuoco - È stata usata molto da Buson perché, essendo un pittore, aveva un approccio molto visivo. Fondamentalmente ciò che si fa è iniziare con un obiettivo grandangolare sul mondo in primo piano, passare a un obiettivo normale per lo sfondo e infine lo zoom per il primo piano. Sembra semplice, ma risulta molto efficace. Leggete alcuni lavori di Buson per vedere quando e come ha usato questa tecnica. Oppure quando viene messo all'improvviso in risalto un elemento che era poco visibile. L'autore d'un tratto lo rende vivido, destando quasi una "sorpresa" nel lettore. L'oggetto messo a fuoco poteva essere, nell'immagine descritta dall'haiku, sullo sfondo, o a destra, o a sinistra, o in alto, o in basso, o sopra o sotto, può essere anche in relazione al tempo, e potrebbe prima non comparire affatto. All'improvviso l'attenzione si posa su quel particolare. L'occhio si comporta come una telecamera.

tutto il cielo
in un ampio campo di fiori
un tulipano

divertente!
Le lucciole volano
a destra e a sinistra.

Della similitudine - Di solito in inglese si sa che è in arrivo una similitudine quando si incontrano le parole "as" e "like" o in italiano "come". Occasionalmente si troverà in un Haiku l'uso di una similitudine presentata ancora con queste parole, ma i giapponesi hanno dimostrato che questo è del tutto inutile. Da loro abbiamo imparato che è sufficiente mettere due immagini in contrapposizione (una accanto all'altra) per consentire al lettore di capire il "come". Quindi, in pratica la regola non detta è che è possibile utilizzare la similitudine (i puristi delle regole però mettono in guardia dal farlo) se siete abbastanza abili da omettere semplicemente il "come". Inoltre, in questo modo si dà al lettore una parte attiva in quanto deve scoprire la similitudine.

un lungo viaggio-
alcuni petali di ciliegio
cominciano a cadere

Dello schizzo o shaseidiShiki- Anche se questa tecnica viene spesso denominata shasei (schizzo di vita) o shajitsu (realtà) è stata in uso fin dall'inizio della poesia in Oriente. Il principio poetico è "descrivere com'è".
Shiki era, per sua natura, contro tutto ciò che rappresentava lo status quo. Se i poeti utilizzavano troppo qualche idea, o metodo, il suo obiettivo personale era quello di farlo notare e suggerire qualcosa di diverso. Questo sembra il modo in cui gli stili poetici vanno, e passano, di moda. Shiki odiava giochi di parole, indovinelli e tutte le cose di cui abbiamo parlato finora; preferiva la semplice quiete di dire quello che vedeva senza aggiungere niente d'altro. Trovò la bellezza più grande guardando le cose semplici e raccontandole semplicemente. Il 99% dei suoi Haiku sono stati scritti con questo stile.
Molti seguono il suo pensiero ancora oggi: ci sono alcuni momenti che forse appaiono ancora migliori se descritti nel modo più semplice possibile. Eppure, nel 1893 egli si rese conto, dopo aver scritto molti Haiku, che anche la sua nuova idea poteva diventare noiosa. Quindi il metodo è una risposta, ma non è mai la risposta completa di come scrivere un Haiku.

sera-
onde vengono nella baia
una alla volta

Del cambio verbo / sostantivo - Questo è un modo molto gentile per realizzare un gioco di parole oppure ottenere un doppio significato dalla stessa parola. In inglese abbiamo molte parole che funzionano sia come verbi che sostantivi.

pioggia di primavera-
il salice appende
gocce di pioggia

Del collegamento forte - Fondamentalmente questo potrebbe fare parte della tecnica dell'associazione, ma funziona anche con contrasto e confronto. Nel fare qualsiasi connessione tra le due parti di un Haiku, il salto può essere di diversi tipi. Di solito i principianti acquisiscono facilmente questa tecnica che spesso è la prima ad essere usata.

freddo inverno-
trovare su una spiaggia
un coltello aperto

Del salto di collegamento - Quando aumentano le capacità di uno scrittore, i collegamenti 'facili' tra le due parti della composizione non bastano più all'autore. Come esseri umani siamo portati a cercare il successivo livello di difficoltà per sperimentare nuove emozioni. Così lo scrittore comincia a tentare salti che un lettore inesperto non può seguire e apprezzare. La cosa bella di questo aspetto è che quando si comincia a leggere Haiku di un certo autore, alcune delle sue composizioni ci lasciano freddi. Ma se anni dopo, con maggiore esperienza, tornerà sullo stesso libro, il lettore scoprirà la verità o la poesia o la bellezza in un Haiku che in precedenza sembrava incomprensibile.
Credo che il punto importante nell'utilizzare questa tecnica è che lo scrittore sia sempre del tutto consapevole della sua 'verità'. Poeti che realizzano salti surreali spesso sembrano impossibili da seguire (penso a Paul Celan). Però se si pensa al verso abbastanza a lungo e abbastanza profondamente, si può trovare la verità dell'autore.

fiori di campo-
il sole d'inizio primavera
nella tua mano

Della miscelazione - Significa mescolare l'azione in modo che il lettore non sappia se è la natura ad agire oppure l'essere umano. Un modo per usare questa tecnica è usare il gerundio in combinazione con un'azione che sembra ragionevole sia per un essere umano che per la natura. Molto spesso quando uso un gerundio in un Haiku fondamentalmente sto dicendo: "Io sono..." quello che compie un'azione, ma lasciando non detto "Io sono".
E' un buon modo per combinare l'azione umana con la natura in modo da minimizzare l'impatto dell' autore, consentendo appunto una interazione tra uomo e natura.

fine inverno-
coprendo la prima fila
di semi di lattuga

Del paradosso - Uno degli obiettivi dell'Haiku è quello di confondere il lettore quel tanto che basta per attirare il suo interesse. Usando un paradosso si attiverà interesse, dando al lettore molto su cui pensare. Anche in questo caso, non si può usare senza senso, ma si deve costruire un vero e proprio paradosso (collegato alla realtà).

salendo il monte del tempio
i muscoli delle gambe stringono
in gola

Del mondo improbabile - Questa è molto vicino al paradosso, ma ha una leggera differenza. Anche questo è un vecchio strumento giapponese che è spesso utilizzato per rendere la poesia semplice, quasi infantile. Spesso dimostra una visione distorta della scienza, quello che 'sa' non è vero, ma ha sempre la possibilità di essere vero (come nella fisica quantistica).

vento della sera-
i colori del giorno
spazzati via

oppure

sala d'attesa-
una chiazza di sole
consuma le sedie

Del se condizionale: Non abbisogna di spiegazioni basta l'esempio

se manca il Saké
cosa vale la bellezza
dei fiori di ciliegio?

Della esortazione: quando qualcuno, o qualcosa, prende le parti o le difese di un altro o di un'altra cosa. Interessamento, difesa, partecipazione

non schiacciarla:
la mosca ti prega
sfregando le zampe.

Dei reciproci effetti: quando un oggetto, una persona, un evento sta facendo una cosa che contemporaneamente può essere attribuita ad un'altra persona, oggetto o evento.

sulla fessura
il dorso della mano
spinge il vento

è il vento che spinge la mano, ma anche la mano che spinge il vento.

pittura fresca
il verde sul cancello
sporco col dito

il dito sporca il verde fresco sul cancello lasciando una impronta, ma contemporaneamente il dito si sporca di vernice fresca

Del ritorno alle origini: quando un oggetto, una cosa, una persona, un evento, tendono a ritornare all'origine

è primavera-
l'armadio che vorrebbe
rigermogliare.

armadio>legno>albero <> rigermogliare

Della messa in relazione: quando una cosa che appartiene a tutti viene messa in rapporto con un qualcosa che appartiene solo a una categoria

nelle vene con
ugual colore scorre
qualunque sangue

il colore rosso del sangue, che appartiene a tutti, viene messo in relazione con la pelle, che può avere colori diversi.

Della ripetizione del concetto: quando si prosegue con un aumento, una moltiplicazione, un incremento, quando si mette in atto la ripetizione di un concetto già espresso per sottolinearlo, ma la ripetizione non è fine a se stessa in quanto aggiunge altri significati.

il vento soffia
- quasi staccata la foglia -
soffia di nuovo

Cartesiano: si gioca sulla contrapposizione di due "direzioni".

rondini vanno-
dietro le ali resta
neve che cade

Dell'arresto dell'azione: quando si mette in atto un'idea di "arresto dell'azione", un "fermarsi" di ogni natura, fisica, ideale, concettuale

polverosa via
un tronco schiantato;
qui io mi fermo.

Della sequenza logica: forse la tecnica più usata

quando viene descritta la sequenza logica e normale di un'azione o di un evento. È uno dei casi più difficili di realizzazione del ribaltamento, perché esso sembra inesistente, ma in realtà è piccolissimo, minimo, delicato, sfuggente. L'haiku resta sino alla fine in una sorta di "sospensione", fino a quando viene messo in risalto all'improvviso un dettaglio, uno svelamento.

sulla campana del tempio
posandosi riposa
una farfalla

un gallo finge
di essere un leone
raddrizzando le piume.

Della sostituzione della aspettativa: quando quello che accade, rispetto a ciò che ci aspettavamo, rispetto a ciò che sarebbe stato ovvio, consequenziale, atteso, è invece contrario, in contrasto, differente, inaspettato.

gettato un sasso
nello stagno schizzano
rane qui e là

dal naso
del Grande Buddha
esce una rondine

Dello spostamento di luogo: quando vengono poste cose in un luogo che invece è deputato a contenere normalmente altri soggetti. Quando si sradica da un luogo un oggetto che gli è proprio e lo si trasferisce in un altro luogo. Tecnica che richiede discrezione e ponderatezza per non rischiare di essere artificiosi.

fetta di luna
sull'orlo del bicchiere-
limone in cielo.

montagne lontane
si riflettono negli occhi
di una libellula

Plurisensoriale: quando più sensi (udito, tatto, odorato, ascolto...) sono contemporaneamente coinvolti.

viene dal fiume
verde odore di canne
mosse dal vento.

Con ciò, ora dovreste essere in grado di scrivere buoni Haiku, ma avremo modo di parlare ancora tanto di questa splendida e difficile forma di poesia orientale, che ancora oggi è la più praticata sia in Giappone che nel resto del mondo.


Alberto Baroni

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