
Premio di Poesia
RISULTATI
Terzo Premio
Internazionale
"Poeti2000 nel Mondo"
Classifica generale
e poesie classificate


Ciao a tutte voi e a tutti voi!
Eccoci, come promesso, alle premiazioni online del nostro Terzo premio internazionale "Poeti2000 nel Mondo", appena conclusosi il 05 Giugno scorso.
C'è
stata un'affluenza molto buona (e vi ringraziamo) e la qualità dei testi
poetici presentati è stata medio/alta (grazie anche per questo).
Un grazie speciale va a tutta la Giuria che ha lavorato per più di un mese con dedizione, grande partecipazione ed impegno costante. In particolare ringraziamo: Maria Alejandra Teresa Alburjas Rojas (responsabile di "Poeti2000 Sud America" e "Poeti2000 Centro America"), Alberto Baroni (poeta e video maker), Stefania Furco (poetessa), Rosa Laporta (poetessa), Giusy Maugeri (poetessa), Maria Angela Cerini (poetessa) e Carlo Molinari (poeta e fondatore di "Poeti2000").
Un grazie particolare va alla scrittrice Anna Rita Pani per aver realizzato i più che raffinati ed eleganti diplomi/attestati, per la sua dedizione a "Poeti2000" e per l'apporto professionale e fantasioso che ad ogni Premio ci dona.

Ecco a voi tutti i nomi dei partecipanti (che ringraziamo uno ad uno): Alfonsina Zollo, Natalina Di Legge, Cesare, Costa, Graziella Pasini, Tiziana Monari, Ermelinda Longo, Alessio Romanini, Pia Rita Scalzullo, Antonio Curri, Valentina Carinato, Michele Bruno, Maria Teresa Zanca, Cinzia Pizzarotti, Monika Stojanova (Macedonia del Nord), Marina T. Stojanova (Macedonia del Nord), Sara Ferraglia, Caterina Falciglia, Mirela Dascalu (Romania), Francesca Lo Galbo, Katerina Vergetaki Peirasmaki (Grecia), Daniela Zamberlan, Alessandra Olla, Antonio Patti, Sabrina Porro, Sabrina Falcioni, Dragutin A. Djukic (Serbia), Giovanna Sciangula, Gabriella Cinti, Maria Cristina Sabella, Daniela Carlesso, Simona Falletti, Annamaria Citino, Franco Bonatti, Maila Gufoni, Alessandra Girgenti, Gennaro Segreto, Monica Gori, Maria Scalzo, Maria Antonietta Palomba, Angela Carmela Palmieri, Gianna Ferraresi, Simona Grammatico, Adriano De Lazzari, Gerardo Genovese, Loredana Borghetto, Teresa Perri, Mariuccia Bevilacqua Krasner, Maurizio Damiano Vito, Paola Commissati Bellotti, Monica Schiaffini, Monia Pin, Giuseppina Lauricella, Lucio Mior, Antonietta Crepaz, Rosa Di Martino, Ivo Tosti, Pietro Genovese, Mariella Minna, Florio Dal Cin, Maria Teresa Coppola, Maria Lionti, Monica Vallese, Mario Rossi, Giovanna Faro, Fabricio Guerrini, Lino Cilone, Alessandro Scialpi, Maria Rosa Cugudda, Giampiero Fenu, Giovanni D'Alessandro, Veronica Palladino, Pasquale Melpignano, Michela De Martino, Nadia Buonomo, Bruna Pellegrini, Cosimo Caliandro, Souad Khalil (Libia), Alessandro Agostini, Rita Scelfo, Maria Calenda, Monica Fornelli, Adele Vitale, Patrizia Basile, Vita Miccoli, Pierina Fico, Sara Loparco, Francesca Perri, Alessandro Direnzo, Silvia Belgeri (Svizzera) e Teresa Peluso.
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Passiamo, quindi, alla classifica vera e propria e grazie ancora a tutti!
PRIMO POSTO: Antonietta Crepaz, (Il silenzio del nostro tempo), 66/70
SECONDO POSTO ex aequo: Rosa Di Martino, (Il silenzio della dimenticanza), 65/70
SECONDO POSTO ex aequo: Michela De Martino, (Il silenzio), 65/70
SECONDO POSTO ex aequo: Maurizio Damiano Vito, (Tacere nell'eterno patire), 65/70
TERZO POSTO: Alessandro Scialpi, (Il misterioso potere della notte), 64/70
PREMIO DELLA GIURIA ex aequo: Loredana Borghetto, (In quella risacca di silenzio), 63/70
PREMIO DELLA GIURIA ex aequo: Giovanni D'Alessandro, (Desidero silenzio), 63/70
MENZIONE D'ONORE ex aequo: Sabrina Falcioni, (Stella nel silenzio), 61/70
MENZIONE D'ONORE ex aequo: Monia Pin, (Abbracciare il silenzio), 61/70
MENZIONE D'ONORE ex aequo: Pietro Genovese, (Silenzi), 61/70
MENZIONE D'ONORE ex aequo: Bruna Pellegrini, (Silenzi di luna), 61/70
MIGLIOR POESIA STRANIERA: Dragutin A. Djukic (Serbia), (Scroscio di silenzio), 57/70
Lode poetica: Antonio Curri, Alessandra Olla, Cristina Sabella, Simona Falletti, Maria Scalzo, Simona Grammatico, Giuseppina Lauricella, Ivo Tosti, Maria Lionti, Fabricio Guerrini, Pasquale Melpignano, Souad Khalil (Libia), Alessandro Agostini, Rita Scelfo, Vita Miccoli e Alessandro Direnzo.

Primo posto: Antonietta Crepaz
(Il silenzio del nostro tempo), 66/70
Silenzio
… in quella piccola goccia
che ritmica cade
scavando imperterrita
solchi nella pietra.
… nel tuo tremore delle mani
giunto assai prima
degli anni senili.
… nella natura che teme
il greve calpestio
dell'essere umano.
… negli occhi del bimbo
che gioca con una scacchiera
di detriti e macerie.
È un frastuono assordante
il Silenzio di chi non ha più
voce per reagire e pregare.
Antonietta Crepaz
Secondo posto ex aequo: Rosa Di Martino
(Il silenzio della dimenticanza), 65/70
Inciampo il passo
vacillano le mani...
ho perso tutte le parole!
Il frastuono della gente mi avvilisce
mentre mi chino a cogliere una ad una
le virgole,
il punto,
le sillabe ammaccate
e i pezzi del mio canto.
Non trovo più un ricordo,
un volto,
una voce,
qualcuno che mi dica
dove sono e dove devo andare...
Persa dentro il vuoto di memoria,
sbrattata d'ogni essenza
abbraccio l'ombra di me stessa
e attendo un lume
a rischiarar la via,
un faro
che diriga il piede sfranto
o un vento
che spazzi via la cenere
dal fuoco - spento -
del silenzio della dimenticanza.
Rosa Di Martino
Secondo posto ex aequo: Michela Di Martino
(Il silenzio), 65/70
Una foglia danza
tra soffi di vento,
nel silenzio ovattato
d'un lugubre temporale,
un lampo squarcia il vuoto
che racchiude le mie membra
tra il frastuono del vento
e la quiete dell'attimo.
Silenzioso ossimoro
tra le intemperie della vita
nella cupola visiva
del mio ego.
Un sordo rumore
frantuma la radice di questo
assoluto silenzio che si infrange
tra le rughe del mio viso.
Nella condensa dell'esistenza
lettere nascoste volteggiano
sospese tra il reale e l'irreale
amalgamando su di loro
il mio cupo silenzio
rinchiuso, tra i tralicci di edera
ramificate sullo scheletro del mondo.
Osservo, in rigoroso silenzio
il boato della guerra: intorno
odo l'eco amplificato
d'un assordante rimbombo
che ahimè frantuma
in millimetrica esattezza l'anima.
Ed io lì, muta, basita, calcificata
tra le macerie dell'io assoluto
ascolto inerme
il silenzio dei lamenti
di chi non v'è più.
Michela De Martino
Secondo posto ex aequo: Maurizio Damiano Vito
(Tacere nell'eterno patire), 65/70
Nell'abisso
del silenzio il tempo si fa lento,
ascolta l'anima ciò che il mondo soffoca.
Il pensiero si posa, calmo e profondo,
dove il respiro disegna il suo remoto rifugio.
Non è
fuga, ma patria senza mura,
che accoglie chi si spoglia d'ogni paura.
Qui non c'è nome, veste, né clamore:
solo il respiro nudo dell'amore.
È là
che torna, inerme, la mia voce,
quando ogni lemma crolla e più non nuoce.
Là dove il pianto tace e si fa fonte,
e lo sguardo s'apre all'orizzonte.
Nel
mondo che si frantuma ad ogni urlo,
il silenzio è pilastro di quiete profonda.
Resiste, saldo al fragore che divora,
conserva ciò che il tempo perde e ignora.
Io ho
scelto di abitare quel confine
che disfa il suono e accoglie l'anima quieta,
dove ogni senso implode e si rinnova,
e l'essere, tacendo, si ritrova.
Non parlo per colmar un vuoto in più,
ma solo se la voce reca un lume
che valga più del non detto, e più
del silenzio — culla del perfetto —
altrimenti tacerò nell'abbraccio
dell'eterno, greve patir profondo.
Damiano Maurizio Vito
Terzo posto: Alessandro Scialpi
(Il misterioso potere della notte), 64/70
È così che ti cerco, silenzioso e cieco,
nel travagliato cammino della notte,
tra le onde ancestrali del vento.
Al passo a volte lento, quasi fermo,
incespicano le parole assenti.
È tutto un dire e un dare senza senso,
ma no, forse ti sento, qui ora,
tra le mani, caduta dal cielo. Libera.
Si, libera di volare, senza impegno.
Ti osservo, nell'ombra della vita
dove il tempo ha il suo destino,
dove l'ora ha il suono muto,
tra la nebbia fitta di pensieri.
Scorgo al di là del campeggiato senno,
la consapevolezza d'errare il modo,
ma non ignaro all'evoluzione.
Quale via s'adempie d'oltre passo
se non solo il vissuto istante.
A volte si erige un complesso estro,
nonché fugace desiderio d'abbandono
a quel dì ormai andato chi sa dove.
E arrivi tu di cieca visione, tenebrosa,
dove tutto e lo scuro di tutto,
ma allo stesso tempo, ciò che era muto
si tramuta nel frastuono del silenzio.
Alessandro Scialpi
Premio della Giuria ex aequo: Loredana Borghetto
(In quella risacca di silenzio), 63/70
Nel frastuono d'un tempo stridente
tra miti infranti e fragili verità
m'infilo in una risacca di silenzio
dove non odo voci dissonanti né urlate parole.
Mi spoglio di pensieri rumorosi,
metto a tacere i subbugli del cuore
per ritrovare l'anima
imprigionata in schianti di buio.
Un bisbiglio di luce
mi guida oltre il presente,
al di là della terra e delle galassie
in uno spazio di silenzio fecondo
dove ricompongo il quadro
scomposto della vita,
dove mi riconosco accadimento
minuscolo su un piccolo pianeta,
granello di polvere che vortica senza sosta.
Con un brivido prendo coscienza
della brevità dei giorni,
dell'inconsistenza e della grandezza
del vivere.
Allora, con gli occhi dentro il cielo,
posso aspettare l'oro del primo sole
e la brezza del mattino
con la sua armonia di colori.
I rumori dissonanti sono ormai
vuoti balbettii sottotraccia.
Loredana Borghetto
Premio della Giuria ex aequo: Giovanni D'Alessandro
(Desidero silenzio), 63/70
Tornare al silenzio
come al grembo materno,
silenzio liquido
che si fa nutrimento
del battito esistenziale.
Dalle finestre del mondo
s'affacciano réclame urlanti,
su ondate di folle brulicanti
che languono trafitte da decibel
ormai senza capirsi.
Fendenti sguaiati annientano
ogni ascolto pacifico,
finanche la sera si spegne
tra muri assordanti,
più d'un tuono di bombe.
S'aprono tra noi
voragini tecnologiche ossessive,
smorzando ogni barlume di parola
e le estati fanciulle dei ricordi
rimangono solo puzzle incompleti.
Più d'ogni cosa oggi
desidero silenzio,
quiete profumata di letizia,
in cui riecheggino soltanto
afflati umani di misericordia.
Non s'abbia dentro al petto
altra sete di clamore
e come proveniente da ogni dove,
prezioso si distingua ciascun passo
alla fonte primigenia dell'amore.
Giovanni D'Alessandro
Menzione d'Onore ex aequo: Sabrina Falcioni
(Stella nel silenzio), 61/70
Nell'inquieto silenzio
di una notte che scivola
dentro un grigio mantello,
il pensiero si desta,
va cercando dimora
nel sorriso di una stella
che si adagia così vicino
e mi sfiora dolcemente
come un'impronta luminosa
ricamata nell'oscurità…
Accarezza l'animo calpestato
e trafitto da mille tempeste,
raccoglie i fiori dispersi
dipingendo ancora primavera,
traccia un sentiero d'aurora
ad ogni strappo ogni timore
e il silenzio avrà la sua voce
in un rifugio sicuro,
dove i sogni sospesi nel vento
attendono d'intrecciarsi in volo…
Sabrina Falcioni
(Abbracciare il silenzio), 61/70
Devi farlo tuo il silenzio,
amare quell'intensità
che scorre dalla corda tesa
di un'emozione che
esprime il suono del Tutto.
Devi conquistarlo il silenzio
a poco a poco,
inspirare la sua immensità
così da espandere la tua essenza
fino a fonderti
e confonderti
nei passi armoniosi
di una danza infinita
che spande la vita nell'universo.
Devi amarlo il silenzio
abbracciarlo e stringerlo a te,
abbandonarti ad esso
confidargli i tuoi timori
affidargli la tua speranza.
Da esso scaturirà
tutto ciò che devi sapere,
sentirai le parole giuste
forgiate nel fuoco
dell'Amore.
Monia Pin
Menzione d'Onore ex aequo: Pietro Genovese
(Silenzi), 61/70
Il silenzio, eterea e velata nota musicale incisa sul
pentagramma dello Spirito.
Muta modulazione strappata all'entropica vibrazione
di sonore onde che vestono quel nulla incorporeo
colmo di tangibili ricordi da spezzare il fiato.
C'è silenzio sui visi stanchi della gente... nel rumore
di una foglia che cade, nei dignitosi sguardi vessati
dall'umana afflizione.
Silenzio nei profumi selvaggi di antiche memorie
insaporite da nostalgici rimpianti, nella fioca luce di
un lampione, sulle palpebre socchiuse di stremati
viaggianti su metallici rumori.
Reo silenzio, invece, per quegli affabili contegni falliti,
valevoli bensì: per onorare, rispettare, venerare le compagne
dell'uomo! Silenzio doloroso, mesto, cedevole, brutale,
negli aggraziati sorrisi femminili non più accarezzati,
ma zittiti da infami e violenti mani maschili.
Silenzi codardi emergono, strisciano nel buio come lame
sottili di nera luce a palesare fittizie moralità e virtù.
Come bisturi tagliano l'anima! Nessun pudore! Nessun rossore!
Silenzio epidermico...!
Arrossisce, tuttavia, la schiva e fuggente ombra inquinata
da morale incoerenza, tant'è si sgancia da quell'infido
corpo vestito di vil pensiero!
E poi, c'è quel silenzio: quello "non udibile..."quello
impastato di emozioni, di certo, ascoltato dall'accapponata
pelle fino all'ultimo istante... fino al silenzio della luce!
Pietro Genovese
Menzione d'Onore ex aequo: Bruna Pellegrini
(Silenzi di luna), 61/70
Luna, come sorelle noi due
stanotte, frammenti d'eternità,
avvolti nei tuoi silenzi lunari,
sospese tra cielo e terra, mute
testimoni della vita che scorre.
Giorni tra presente e passato,
dove il tempo mi scava l'anima
con invisibili dita, lasciando
crudeli segni indelebili ed io,
luna, bramo i tuoi silenzi,
quando il silenzio è pieno
di una notte, di spietata
tenerezza.
Resta con me, quando la notte
insonne, diventa sogno di carne
e poesia e il tuo cuscino di stelle,
mi sussurra parole che danzano
leggere!
Nei respiri del buio, frammenti
di cuore, nella voce sovrana di
silenzi di luna, sbocciano di rossi
papaveri.
La mia pelle si fa trama d'antichi
fiori, la notte, misteriosa d'eterea
bellezza, si fa carne nel velluto
lunare ed io sono fiore selvaggio
di vita, sono notte, sono luna,
sono cuore di rossi papaveri,
prigionieri di silenzi di luna.
Bruna Pellegrini
Migliore poesia straniera: Dragutin A. Djukic (Serbia)
(Scroscio di silenzio), 57/70
Bruma. Aghi di brina pungono le narici.
Scricchiola sotto i piedi.
Solchi e sentieri nella neve. Nessuna vita.
Una polvere fine cade dal cielo,
il vento gelido la nasconde tra gli abeti.
Cammina… Ma è come se non camminasse.
Silenzioso si muove tra gli alberi.
Il cielo riversa una bianca pioggia di speranze.
Inudibile, lieve –
cade sulla terra congelata.
Cammina… Ma è come se non camminasse.
Il ruscello gorgoglia.
Si sente il respiro dell'acqua. Geme.
Evapora…
Pietre incatenate dal ghiaccio.
Nella mente, vuoto, un fruscio –
o forse è la stanchezza che mi raggiunge?
E se stessi perdendo la ragione?
Non importa, purché duri
questo scroscio di silenzio –
allora, posso anche impazzire.
Dragutin A. Djukic
Cacak, Serbia
Lode poetica: Antonio Curri, Alessandra Olla, Cristina Sabella, Simona Falletti, Maria Scalzo, Simona Grammatico, Giuseppina Lauricella, Ivo Tosti, Maria Lionti, Fabricio Guerrini, Pasquale Melpignano, Souad Khalil (Libia), Alessandro Agostini, Rita Scelfo, Vita Miccoli e Alessandro Direnzo.

Grazie ancora a tutti per le Poesie che ci avete regalato, a tutti i classificati, a tutti coloro che hanno ottenuto la lode poetica e anche a tutti coloro che hanno partecipato!

Al prossimo Premio poetico "Poeti2000 nel Mondo"!