Spazio poesie

Poeti2000

Il poeta comincia dove finisce l'uomo.
(Josè Ortega Y Gasset)


Carlo Molinari


Immensi Noi


Seduto sul poggio

del castello mio natio

lo sfavillar di stelle miro.


Non è che un cerino, l'Uomo,

nell'anima sua precipita,

solo fuoco e silenzio vi trova

e un mar di sgomento

e di verginea quiete l'ammanta.


Così rotean le ore, e la notte,

e sì immensa si svela questa vita,

e sì infinito è l'esistere

dell'umana stirpe, germinata

su d'un manto di terra affranta

per funesta noia, e per eterna gioia.


Carlo Molinari


Faremo l'amore


Faremo l'amore

come costellazioni

di lacrime e sangue,

annusando le schiene

dove s'adombra il muschio,

prendendo tra le dita

la luna e il canto della notte.

Non parleremo di nulla,

ci guarderemo negli occhi

e scorgeremo

il cedro del Libano,

le olive nere di Damasco

e le magnolie del Colosseo.

Ci intenderemo subito

come tempeste di nuvole

raccolte tra il crepuscolo dorato

e il vespro che accende i lampioni.

Molti i sorrisi affrescati

come arte sulle nostre dita,

a intrecciare fiori di melograno

e spruzzi d'onde ricolme di sale.

Faremo l'amore

come l'anima che ama Dio

alzando una preghiera silente,

confondendoci sull'erba d'aprile

e su lenzuola distese

all'orizzonte dell'umiltà.

Nella pazienza sfioreremo

i nostri capelli come si sfiora

la leggerezza antica della libellula,

come si resta affascinati

dinnanzi ai colori della farfalla.

Pian piano, con calma,

disegneremo sulle nostre labbra

giardini soleggiati di maggio

dove la rosa si dischiude

dimentica delle sue acute spine.

Accetteremo anche il silenzio

quando tra i nostri corpi sinceri

si staglierà la fatica dell'emozione.

Un sospiro sulle nostre labbra

si alzerà a render grazie

a quel cielo viola sconfinato

che mai si dimenticò di noi due,

stelle sfolgoranti di Cassiopea

in quel buio che si stempera

al primo bacio delicato dell'alba.


Piove, mi manchi.


Carlo Molinari


Adolfo Nicola Abate


A volte basta una parola


A volte basta una parola

per mostrare che ci sei,

che esisti per me

che esisto per te

che mi hai guardato

che mi hai letto il cuore

che mi hai abbracciato

in una sola parola,

senza sapere come sono fatto

se di carne di pezza di legno

senza conoscere le mie fattezze

senza guardarmi negli occhi

senza ascoltare la mia voce

senza sentire odori e profumi,

solo leggendo i miei versi!

Per quella parola ti ringraziamo

io e l'autore.


Adolfo Nicola Abate


Un piccolo osso di seppia


Un piccolo osso di seppia

ha trasportato il mare arrogante

sbattuto su un arenile adriatico

insieme con alghe morte e rimasugli

tritati di gusci di mitili e cozze

inutili conchiglie usate

e pezzi di pietra da chissaddove.


Porta con sé una storia finita

di famiglia di seppie sperdute

un senso inconsapevole di morta eternità

che attende altra collocazione,

poltiglia per galline e uccellini,

magari erosa dignitosamente

dalla tartaruga di mia madre

fuggita dal perimetro assegnato

per un letargo d'improbabile durata.


Su quell'arenile oggi non c'è più

quel piccolo osso di seppia

sbattuto dal mare arrogante

come non c'è più

la tartaruga di mia madre

volata via dal terrazzino

e non c'è più neanche mia madre

volata in cielo credente

un ventitrè febbraio sorridente.


Adolfo Nicola Abate


Alberto Baroni


Ognuno invecchia a modo suo


Sempre più lente le mie mani,

più arduo usare gli strumenti;

più lento il passo che mi lascia indietro

e incerti gli occhi che sfuocano le cose.

A volte incespica il pensare,

che ancora vivo, imbarazzato

cerca parole che non l'assistono

o idee che poi svaniscono.

Esaspera la morte le paure,

così che con rassegnazione

m'adeguo ai limiti del corpo,

ridisegnando ogni semplice gesto

con saggezza che sa di naftalina.

Ma il mio proceder lento

il tempo non rallenta, ed i suoi giorni,

incuranti, trascorrono veloci.

Per dare un senso a questa età

d'ininterrotta attesa,

posso arricchire il mio vissuto,

un capitale tutto mio,

od inventarmi un Dio!

Se fallirò, dovrò farmi bastare

il conforto dell'immediatezza:

- qui, all'istante, subito -

drogandomi di ogni alito di vita.


Alberto Baroni


Compagni i miei ricordi


Dal finir del giorno
nasce fonda la notte,
così dal vivido oggi
che trasfigura in ieri
fredda nasce l'angoscia.
Aghi di ghiaccio, affanni
che cadono dal tempo,
trafiggono il cuore
e l'anima del mio presente.
Son stanco! Fa freddo!
Allor debbo fermarmi
e scorrere a ritroso le mie orme
per ravvivare quel fuoco
che spento pare nelle vene;
rievocar l'ebrezza dell'amore,
ricucire gli affetti, i sorrisi,
delle colpe le tante cicatrici;
non rinnovar la morte,
ma abbracciarmi a quei volti
un di da me recisi,
che accanto da sempre mi sono
sull'aspro sentiero della vita,
per non sentirmi costretto
a viverla per forza,

ma...nella gioia di ciò

che ancor mi aspetta.


Alberto Baroni


Giusy Maugeri


Forse il vuoto del nulla


Delle mie parole

cadute di notte su un foglio bianco,

cosa percepirai tu che scorri le righe...

Riuscirà la mia penna a dare forma,

a imprigionare l'immensità?

E' riduttiva ogni sillaba,

non sa descrivere il volo sulle alte cime,

né lo slancio d'amore che s'innalza,

brucia e si consuma,

dividendosi in particelle multicolore,

come i fuochi d'artificio nel dì della festa.

E poi il silenzio, il buio,

forse il vuoto del nulla che colma le ore,

mentre elabora dense emozioni il cuore,

scolpisce figure la mente

e gioca coi toni del chiaro-scuro,

come in un disegno mai completato...

Di questo cosa percepirai tu che leggi parole,

nero su bianco senza colore,

tu che non stringi la mia mano

e non ne senti il calore,

né vedi i miei occhi,

né le rughe della mia pelle,

solchi di vita,

tracciati di risa e di pianto,

di vittorie e sconfitte

passate e presenti...


Giusy Maugeri


Il coraggio di un fiore


Lungo il sentiero del mattino

ritrovai brandelli d'anima

sparsi tra le ortiche.

Pietosamente li raccolsi

e li accarezzai,

stringendoli sul cuore,

mentre un pallido sole

stentava a farsi spazio

tra nembi minacciosi.

Proseguii il cammino,

lento, pensoso, stanco...

Il mare in tumulto

tormentava da tempo

la scogliera della vita

ed ogni risacca portava via con sé

una parte di coraggio...

Un piccolo, delicato fiore,

bianco

come il candore della vita appena nata,

alzava ingenuamente il suo capino

ed esplorava il mondo,

ignaro delle insidie delle ortiche,

dischiudeva la sua corolla verso il sole

e, aprendo le sue tenere foglie,

abbracciava con fiducia il mondo.

Allora,

alzai lo sguardo verso il cielo

e ancora una volta

dissi il mio si alla vita...



Giusy Maugeri


Cinzia Pizzarotti

Un libro


Pagine scritte
una dietro l'altra a raccontare pezzi di vita.

Respiri flebili come
scritti con una matita dalla punta arrotondata quasi ad aver paura di rovinare la carta.

Delicati difficili da leggere.
Oppure urla disperate e violente.
Incisi con la penna come ad essere uno stiletto. Da usare con violenza.
Come a voler estirpare un dolore profondo. Questo sono i libri....
Non sono racconti" innocenti"
ma testimonianze di se.
Involontariamente camuffate da semplici storie, passatempo per i più
Confidenze ad un amico muto per chi scrive.


Cinzia Pizzarotti


UN GIORNO


Un giorno,
quando il tempo avrà

sollevato la coltre della rabbia e della frustrazione,

quando guarderai fuori dalla finestra,
e guarderai con gli occhi liberi dalla nebbia
che rende tutto senza orizzonte,

solo allora capirai il passato.
E vedrai ciò che non hai visto allora.
Solo quel giorno potrai capire.
Se il passato è degno di rimpianto o compiacimento

se ha lasciato un vuoto o ti sei liberato di un peso.

E capirai che ,comunque siano andate le cose,

indietro non si torna...


Cinzia Pizzarotti


Tiziana Furiesi

Sono caduta dal cielo


Sono caduta dal cielo e
sono ancora lì
su quella nuvola
e ti cerco….ti cerco.

Non so più niente
sono bloccata in quel limbo
tra cielo e terra.

Non lo so
cosa è bene e cosa è male,
io ascolto solo il mio cuore,
ho detto,
perché allora
sono ancora qui?

Ho paura della pioggia
ho paura della tempesta
che mi travolga
ma forse
mi ha già travolto.

Ho paura del fuoco
perché ci si brucia
ma forse
mi sono già bruciata.
Ho paura e
ho bisogno
delle tue dolci parole
che mi accarezzino
ancora e
chissenefrega del tempo,
io voglio volare!!


Tiziana Furiesi


Ai miei figli


Parti di me
dentro di voi
cellule, carne
memorie di me
dei miei antenati
della mia anima
delle mie vite passate
tutto dentro di voi.
In quei nove mesi
in cui il mio ventre è stato
il vostro nido, il vostro rifugio,
tutto è avvenuto.
Il passaggio, da me a voi.

Anche vostro padre
è in voi,
il suo seme, il suo spirito.
Voi siete l'unico luogo
in cui io e lui siamo ancora insieme
e forse lì dentro siamo più vicini
di quanto lo siamo mai stati qua fuori.

E voi siete
il nostro risultato migliore.
Voi potete scegliere in ogni istante
le parti di noi da tenere
quelle da lasciare
quelle da cambiare e migliorare.

Voi siete gli artefici
della vostra vita
e rovistando
tra tutti i nostri difetti
tra tutti i nostri errori
dai quali potrete sempre imparare,
troverete, cercando bene,
anche il nostro infinito
amore per voi.


Tiziana Furiesi


Luisa Cataldi

Il tramonto degli dei


So che sei nel tramonto degli dei,

nella fiaba inconclusa per il sovvenir

del sonno in occhi d'infante cresciuta,

nel mio inchiostro che s'arresta

al pensiero di carte rubate,

nella corsa lungo il prato,

volendomi fuggire senza pena

e nel ricordo di te, seguace onesto,

al quale mi rivolgo in prece

e dentro il cui gemito scorgo il lume.

So ciò che visioni mi mostrarono,

sento e vivo il disinganno del cuore,

perch'io sono vento rimasta

al suo della tua voce, Amore.


Luisa Cataldi


Le male radici


Non v'è odore di salsedine

in questa pioggia che cola.

Il tempo ne ha afferrato

le male radici, rugginose

sotto il velo dei campi.

Ed è la notte bugiarda così

a dimorare il giorno

con false mareggiate

ed il tepore d'un cielo blu.

Poco s'addicono le lacrime

a chi ne versò ad ogni astro

e scrisse per non perire

nel vischio e nel fango.


Luisa Cataldi


Monica Fornelli

Il silenzio


Lo sfarfallio del vuoto

si addensa come fredda bruma;

goccia a goccia

gelida e stridente supplica.


Un fiore eburneo

come ali di albatro,

chimera riflessa

in occhi sognanti.


Quel vuoto si fa leggerezza

che gocciola limpida

nel trepidante empireo

fulgente e infuocato di vita.


Petali veleggiare,

corolle di sacralità

su albatri nascenti

da dorsi non più piagati:


dissidio scorticato

risanando l'anima.


Monica Fornelli


Il dolore


Un petalo senza pelle

esanime sul suo pistillo,

rugose venature

del manto vellutato

privo di linfa.

Fiore, parte eletta

di ognuno che stilla

meraviglie inconsapevoli.

Acqua di rugiada,

tepore di sole,

fertile suolo di addendi

di bellezza innata,

adagiata nel sepolcro essenziale

di chi la scorge.

Sollievo e barlume

che allentano

la morsa del dolore.


Monica Fornelli


Rossella Laporta
In lei

In lei
il silenzio,
l'orrore,
lo spavento,
il terrore,
il silenzio,
la fermezza, la mano posata mai allungata
le labbra serrate con parole mai date.
Chiuse le spalle a far compassione a chi cerca dolcezza e
trova terrore.



Rossella Laporta


Abitati


Abitati.
Arreda il tuo cuore con tappeti caldi
arreda la tua mente con lumi accecanti
arreda il tuo intestino con dipinti verdeggianti
arreda la tua mente con finestre aperte
che l'aria possa vagare e ossigenare il tuo nido.
Abitati nel calore, nella luce, nell'aria. Abitati.


Rossella Laporta


Stefania Furco


Ma se smetti di credere


Non lasciarla entrare,

tieni lontana la paura dal tuo cuore,

non permetterle di poterlo governare

o sarà solo fonte di dolore.

Non lasciarti mai sopraffare.

È facile cadere nel suo tranello

lasciarsi ingannare,

sa insinuarsi sottopelle fino al cervello,

è così che cerca di farti annegare...

Non lasciarti afferrare dalla paura.

Il suo abbraccio è letale

è devastazione mentale pura.

Ti gira intorno lentamente

si impossessa della tua mente

ti costringe a perdere ogni speranza

ti mette di fronte ad ogni mancanza

e sarai sicuro di non valere niente.

Perché sa essere crudele

con l'animo più dolce del miele.

Perché è amara come la morte

ti consuma con estrema facilità.

Fai appello al tuo coraggio, sii forte!

O si prenderà ogni tua volontà.

Non arrenderti alla paura

anche quando la strada sarà dura.

Ama sempre, non cedere!

Il tuo amore ti proteggerà

ma se smetti di credere

ti distruggerà.


© Stefania Furco, Milano


La Notte dei Poeti


Meraviglia...

Poter finalmente osservare,

e quasi toccare

il riflesso delle stelle,

la luce della luna,

lo splendore della notte,

negli occhi che hai sempre sognato.


Quegli occhi che per tante notti

ti sono sembrati solo un miraggio,

il luminoso sguardo

di un'eterea creatura

che ti ha rapito il cuore,

togliendoti il sonno,

portandoti via, della solitudine,

il suo più grande dolore...


Meraviglia...

La notte dei poeti

che si perdono nel cielo

fra le pagine di un sogno

a cercar parole per ore

e per istinto del loro cuore

si innamorano dell'immensità...


© Stefania Furco, Milano


Alessandra Olla

Mare di Settembre


Tristi boe all'orizzonte.

I giorni tiepidi e la brezza leggera avvolgono

i lunghi silenzi della spiaggia senza ombre.

Le carezze del sole di Settembre,

scivolano via sulla pelle abbronzata.

Le conchiglie dimenticate sulla riva,

come i sogni dei bambini...

Pagine di vita smarrite dentro la sabbia,

come i libri già letti.

Sono silenziose queste onde, ritmiche e sensuali,

arrivano adagio sin la riva...

Lasciati cullare...

Ora parla il mare.


Alessandra Olla


Mancanza


Ti incontro,

nella luce soffusa del mattino.

Mi appare,

il tuo eterno sorriso incorniciato.

Sempre uguale a come ti ricordo.

Con un lieve batticuore,

provo a lasciarti andare.

Tu, lì..

nella solitudine di un portaritratti argenteo.

Io, qui...

ora,

nella mia solitudine che prende forma

e mi tiene la mano.

È una musica malinconica che si perde nel gorgoglio di un torrente.

È un vento impietoso,

che sbatte sulle vecchie persiane.

È un dolore cupo e accecante,

misto ai ricordi ancora freschi.

Vento e dolore

che portano via la tua essenza,

mentre...

manca il respiro

nella mia vita.

Mi manchi!

È solo un attimo,

mi volto

e tutto lentamente,

scorre di nuovo.


Alessandra Olla


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